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Trekking: 23 gennaio 2022 alla Pietra Parcellara in Val Trebbia (Piacenza)


In collaborazione con le Sezioni CAI di Cernusco sul Naviglio e Vimodrone


La Pietra Parcellara, che si erge imponente a dominare il lato sinistro della Val Trebbia, in

provincia di Piacenza, fa parte dell’ Appenino ligure ed è un vistoso roccione oflolitico: ovvero una parte del mantello litosferico,l’elemento viscoso del nostro pianeta che si trova sotto la crosta superficiale, solidificatosi è risalito alla superficie dell’ allora fondale oceanico.

Nonostante la sua vetta raggiunga la modesta quota di 836 metri, per le sue linee rocciose e

verticali che contrastano in modo violento con quelle tondeggianti dei paesaggi argillosi

circostanti, la Parcellara si è guadagnata il nome, un po’ enfatico e sicuramente esagerato, di

“Cervino piacentino”, la cui scalata è sicuramente una piccola impresa, ma intensa ed emozionante.


Ritrovo ore 7,30 in Via della Guasta davanti alla Chiesa DTA Vimodrone.

Mezzi propri. Pranzo al sacco.

Rientro: da Perino (PC) ore 16,30

Difficoltà: E – EE percorso roccette

Equipaggiamento: Sono necessari scarpe da trekking o scarponi, bastoncini, abbigliamento da media montagna, antipioggia, cappello, protezione solare.


Costi : si richiede contributo € 2,00 cad. per organizzazione, + condivisione delle spese auto


Tutte le attività si svolgeranno in ottemperanza delle disposizioni normative anticovid in vigore al momento dell’escursione, tutti i partecipanti si impegnano, all'atto dell’iscrizione al loro rispetto. Partecipazione consentita alla presentazione di Green-Pass rafforzato.


L’organizzazione si riserva la facoltà di modificare o annullare l’escursione in base alle condizioni meteo o motivi organizzativi e/o tecnici.

Responsabili organizzativi: Zucchetti G. – Reduzzi M.

Informazioni presso la Sede


Descrizione della gita: altitudine di partenza: mt 210 ca; altitudine di arrivo: mt 836 vetta Pietra Parcellara - Tempo di cammino: ca. 5 ore, anello lunghezza 12 Km ca.


Relazione escursione: raggiunta Piacenza, prendiamo la ss 45 fino a Perino, dove si consiglia di assaggiare l’ottima focaccia farcita presso le panetterie del paese, aperte anche la domenica.

Attraversato il nuovo ponte sul Trebbia, seguiamo la strada per Donceto che, oltrepassato l’abitato, sale decisamente in direzione del fianco meridionale del roccione ofiolitico.

Seguiamo la strada asfaltata parcheggiamo le auto e imbocchiamo fino a immettersi a sinistra su un ripido sentiero che ci porta a una radura, prendiamo fiato, attraversiamo il bosco. Il segnavia CAI 167 ci condurrà, serpeggiando fra la folta vegetazione, alla sella che separa la Pietra Marcia (alla vostra sinistra) con la Pietra Parcellara. Costeggiamo gli impianti sportivi e percorriamo in salita la strada asfaltata per Donceto (280 m) superando numerosi filari di viti. Al primo bivio proseguiamo dritti seguendo le indicazioni per Pietra Perduca fino ad incrociare un bivio e qui svoltiamo a sinistra continuando a seguire il sentiero 167. Si sale su di un’ampia carrareccia che taglia ampi prati e filari di viti tra le ginestre e raggiungiamo nei pressi di un’area di sosta la strada che porta a Brodo da cui proseguiamo dritto sul lato opposto. Si attraversa una pineta camminando in leggero falsopiano, per poi prendere un sentiero segnalato sulla sinistra, dove la salita inizia a farsi più decisa. Tra gli alberi si risale ripidamente passando tra i primi affioramenti rocciosi fino a giungere alla Sella di Pietra Marcia, dove si trova il bivio tra i sentieri 167 e 169. Continuando lungo il sentiero 167 arriviamo all’Oratorio della Madonna di Caravaggio della Parcellara. (670 m).


Itinerario 1: l’itinerario diventa ora un EE (per Esperti), più impegnativo anche se mai difficile, che percorre interamente l’ aerea cresta, con qualche passaggio di I grado.

È molto emozionante.

Il sentiero, che rimarrà sempre ben visibile, supera subito diversi passaggi verticali, congiungendo le diverse creste che caratterizzano questo versante della parete rocciosa. Muovetevi con calma, prima la mano, poi un piede, sempre alternati e uno alla volta, e in breve, oltrepassati così alcuni contrafforti, oltre ad uno spettacolare e stretto camino, vi troverete a per superare una breve placca orizzontale (attrezzata con un cavo di sicurezza).

Il percorso ora si sposta sul fianco sinistro della cresta e, dopo aver superato ancora alcuni risalti di roccia friabile, salite una lunga parete verticale (non esposta) dove, da qui in poi, la sensazione aerea si fa massima e la cresta molto sottile!

Per un breve tratto avrete di fronte a voi solo una affilata cresta rocciosa appuntita

verso il cielo. Scendete solo per alcuni metri fino ad un avvallamento franoso di detriti rocciosi (ancora un cavo d’acciaio), risalite il versante opposto e -in breve- giungerete alla vetta (836 m – ca. 1 ora), da cui si gode un vastissimo panorama circolare sull’intera Valle del Trebbia e fino alle lontane montagne dell’alto Appennino.

Particolarmente bella, verso la pianura, è la veduta delle colline argillose minutamente coltivate, dove spiccano torrioni, borgate e belle chiesette, fra cui è particolarmente rilevante il vicino Oratorio di Pietra Perduca, arroccato su di uno scuro roccione che, al ritorno, se il tempo ce lo permette la visiteremo.


Itinerario 2: Non ve la sentite di salire in cima scalando la cresta? Bene c’è un comodo sentiero che in breve ci porta alla base della Pietra, nei pressi di una cappelletta.

Da qui il sentiero n°167 che sale su terreno roccioso ma comodo, in meno di 30 minuti si è in vetta a quota 836 m.

Per la discesa, useremo tutti il 167 fino alla base della Pietra Parcellara.

Da qui svolteremo a destra imbocchiamo il segnale CAI 185 che con un comodo e rilassante sentiero in mezzo al bosco ci conduce alla Chiesetta di Sant’Anna alla Pietra Perduca ultimo “traguardo” della giornata. Sopra la chiesuola si trovano, incavate nella roccia, delle vasche rettangolari, abitate da simpatici tritoni. Per il ritorno prendiamo a sinistra una traccia che taglia per i campi in direzione delle frazioni Montà e Corbellino. Superato il piccolo abitato di Montà, proseguiamo sulla strada nel frattempo divenuta asfaltata e in breve raggiungiamo Donceto e successivamente Perino.

N.B. durante il cammino tenere distanziamento, e evitare scambio di materiale e cibo tra

i partecipanti.


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