LA NOSTRA STORIA
Alcuni amici che hanno trascorso l’estate del 1962 presso il campeggio parrocchiale tenutosi a Vallesinella (TN), ai piedi delle Dolomiti del Brenta, si ritrovano durante l’autunno per discutere delle ascensioni fatte e da compiere, formando il gruppo “Mario Puchoz”. Molti di loro sono già iscritti da anni alla Sezione del Club Alpino Italiano di Monza ma, per valorizzare il nuovo sodalizio alpinistico, all’inizio del 1963 formano la Sottosezione C.A.I. di Cologno Monzese, denominata G.E.C. (Gruppo Escursionistico Colognese).
La neonata Sottosezione inizia il suo cammino con molto entusiasmo e trova in Mons. Carlo Testa, all’epoca parroco di Cologno Monzese, un valido punto di riferimento. Si individua un locale da adibire a Sede Sociale e si procede all’elezione del primo Consiglio Direttivo: Silvano Andreoni è il Presidente, Mario Mariani è il Vicepresidente, Annamaria Monzani è la Segretaria e Florindo Ghiro, Severino Ranica e Ambrogio Doldi sono i Consiglieri.
Nell’estate del 1963 i Soci della nuova Sottosezione C.A.I. di Cologno Monzese che partecipano al campeggio parrocchiale, ancora a Vallesinella (TN), pongono sulla cima del Castelletto Inferiore (m. 2.601) una Madonnina di pietra appartenuta al giardino della vecchia canonica e donata loro da Mons. Carlo Testa. Da allora, per tutti gli appartenenti al sodalizio, quella del Castelletto Inferiore diventa una vetta simbolo: alcuni Soci ripeteranno la via nel 1988 (venticinquesimo anniversario) e nel 2013 (cinquantesimo anniversario), in entrambe le occasioni lasciando una targa commemorativa. La stessa Madonnina di pietra si trova sulla vetta ancora oggi.
Nel 1964 il gruppo si consolida: durante l’inverno si organizzano numerose gite sciistiche (superando le difficoltà, all’epoca, costituite dall'elevato costo dell'equipaggiamento) e durante l’estate si campeggia in Valsavarenche. Un numeroso gruppo di Soci sale il Gran Paradiso e per tutti loro è il battesimo dei 4.000 metri. Purtroppo la stessa estate sarà ricordata anche per l’apprensione scaturita dal grave incidente occorso a Mario Mariani, intento a scalare il Ciarforon (m. 3.642). Soccorso e sopravvissuto, Mario ha sopportato una degenza di oltre quaranta giorni e una lunga convalescenza, dopo la quale ha ripreso a scalare e ad andare per sentieri in montagna.
Nel 1965, con il diffondersi dello sci invernale, aumentano le adesioni al sodalizio e la sede sociale comincia a diventare stretta. Con qualche sforzo economico e grazie al solerte lavoro dei volontari, la nuova sede di viale Piave n. 19 è pronta in primavera. L’inaugurazione è l’occasione per una grande festa alla quale partecipano il Sindaco, il parroco e tutti i rappresentanti delle società sportive di Cologno Monzese.
Alla fine del 1968 si contano molti iscritti e la maggior parte dei Soci è favorevole a trasformare la Sottosezione di Cologno in Sezione del C.A.I., cosicché si inoltrano le relative richieste alla Sezione di Monza e al Consiglio Centrale a Roma.
Il 9 novembre 1969, nel corso della riunione del Consiglio Centrale C.A.I. tenutasi a Domodossola, viene autorizzata la trasformazione in Sezione, che come tale diventa attiva dal 1970.
La passione dei Soci per lo sci e per le attività invernali costituisce il motore di ogni attività della Sezione nel corso degli anni ‘70: ogni settimana si organizzano due o tre pullman per le escursioni presso le località sciistiche. In questi anni si inaugura la prima settimana bianca della Sezione (a Courmayeur) e si organizza, portandola a compimento, la traversata scialpinistica del Monte Bianco.
Tra il 1979 e il 1980 la Sezione avvia importanti progetti ed iniziative rivolte ai giovani, che riscuotono molte adesioni e che incoraggiano l’istituzione di un corso di escursionismo giovanile. Sul territorio, in sinergia con le scuole statali dell’obbligo di Cologno Monzese, nel 1980 viene inaugurata la prima edizione del concorso di disegno intitolato “Disegna la tua Montagna”. La manifestazione ha un immediato successo e pervengono oltre 1200 opere. Nel 1983 si promuove la prima “Settimana Naturalistica” in Val Comelico: l’apprezzamento generale è talmente grande che queste attività proseguono negli anni.
Tra il 1985 ed il 1987 il numero di soci raggiunge i 500 iscritti: un risultato importante il cui merito va tributato a tutti i soci volontari che hanno dedicato tempo ed energia allo sviluppo delle molteplici attività ricreative e che hanno procurato alla Sezione sempre maggiori consensi.
Il decennio del 1990 è ricco di iniziative. Accanto alle tradizionali attività invernali, corsi e organizzazione delle gare di sci, va menzionata la “Serata della montagna” che si tiene in novembre, evento culturale che prevede la partecipazione di illustri ospiti.
Il nuovo millennio ha infine chiamato la Sezione ad affrontare nuove sfide. La maniera di approcciarsi alla montagna si è notevolmente modificata, i social network hanno attirato le persone, soprattutto i più giovani, in un mondo virtuale lontano dai luoghi fisici di aggregazione. Tuttavia la Sezione continua ad impegnarsi con progetti sul territorio, come “A scuola in montagna” con la collaborazione delle scuole dell’obbligo, partecipa attivamente alle iniziative dedicate alle Associazioni, organizza un corso di sci invernale che richiama tanti iscritti, soprattutto tra i più giovani che calzano gli sci per la prima volta, propone escursioni e gite culturali dedicate all’ambiente e alla tutela della montagna.
Nel 2013 la Sezione ha festeggiato il 50° anniversario, celebrato con un lungometraggio intitolato “Sguardi tra le nuvole”, retrospettiva delle esperienze vissute dai Soci fondatori, intervistati durante una giornata trascorsa ai Piani di Artavaggio.
Oggi, oltre cinquant’anni dopo il campeggio a Vallesinella, i giovani Soci della Sezione hanno raccolto con entusiasmo il testimone dalle mani dei Soci fondatori, che ancora oggi frequentano la sezione e ci guidano con il loro inestimabile bagaglio di conoscenze ed esperienza.