Informazioni generali
Premesse sulle attività della Sezione
Il Club Alpino Italiano è prima di tutto una associazione senza scopo di lucro. Il suo funzionamento, a livello sezionale, è garantito dal costante impegno di Soci volontari che mettono a disposizione tempo, idee ed energie.
Ogni attività sociale ed istituzionale, dalla più semplice (ad esempio garantire l'apertura della sede) alla più complessa (ad esempio organizzare un corso) richiede la fattiva collaborazione dei Soci, una solida organizzazione logistica e il compimento di procedure burocratiche talvolta anche complesse.
Il "lavoro dietro le quinte" è tanto ed il motore che muove l'articolato apparato organizzativo è la passione per gli ideali del C.A.I. e l'attenzione a conservare una causa comune.
Ma è solo la collaborazione costruttiva di tutti gli iscritti, il coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti (non solo degli organizzatori e degli accompagnatori), l'entusiasmo dello stare insieme, quello che ci unisce e ci rende orgogliosi di un lavoro ben fatto.
Il C.A.I. non dovrebbe assomigliare ad un'agenzia di viaggi. Gli ideali associativi che ci muovono sono fatti di condivisione, amicizia ed arricchimento reciproco e dovrebbero trovare perfetto compimento nelle attività sociali, per le quali utilità e risultati sono direttamente proporzionali alla collaborazione ed all'impegno di tutti gli iscritti alla Sezione.
Regole generali di partecipazione alle attività sociali
Premesse.
Le iscrizioni alle gite sono valide solo se accompagnate dalla quota di partecipazione e con l’iscrizione si dichiara di accettare le condizioni indicate qui e nei regolamenti di volta in volta adottati.
Per usufruire delle condizioni particolari per i soci bisogna essere in regola con la quota associativa annuale.
Il CAI Sezione di Cologno Monzese declina ogni responsabilità per danni subiti da persone o cose durante lo svolgimento delle escursioni e manifestazioni varie. In ogni caso, la Sezione e gli eventuali accompagnatori declinano ogni responsabilità per i danni subiti da altri o cagionati ad altri dai partecipanti che siano occorsi a causa di negligenza, imprudenza, colpa grave, dolo o deliberata assunzione di rischio.
Le partecipazioni alle gite sciistiche da parte di minorenni è possibile solo se gli stessi sono coperti da polizza assicurativa ed accompagnati da un genitore o da un adulto responsabile delegato dagli stessi genitori.
Il CAI si riserva il diritto di annullare la gita in programma qualora non si raggiunga il numero minimo di partecipanti e si riserva altresì il diritto di cambiare le località prescelte.
Salvo diverso avviso, le partenze e gli arrivi delle gite sono presso il piazzale della metropolitana MM2 Cologno Centro, in Cologno Monzese.
1 - Partecipazione alle attività sezionali
1.1 - La partecipazione a tutte le attività sociali sezionali, ai corsi, alle gite ed alle escursioni è aperta a tutti coloro, Soci C.A.I. e non, che abbiano la preparazione necessaria a garantire il corretto e sicuro svolgimento delle escursioni. E’ comunque auspicata l’iscrizione al C.A.I., anche per beneficiare di tutte le coperture assicurative previste con l’appartenenza al sodalizio.
1.2 - I minorenni devono essere affidati ad un adulto partecipante all'attività sociale, salvo per le gite di Alpinismo Giovanile nel qual caso risultano di fatto affidati ai capigita, coadiuvati dagli altri Accompagnatori. La partecipazione alle gite di Alpinismo Giovanile è consentita in linea generale ai minori, a partire dagli 8 anni.
1.3 – La quota di partecipazione comprende, salvo diverse indicazioni, la copertura delle spese di viaggio e l’assicurazione del C.A.I. al momento vigente; salvo specifica indicazione la quota non comprende i pasti, i pernottamenti ed ogni altra spesa (ad esempio: skipass, funivie, noleggi, ecc. ) o extra.
2 - Iscrizioni alle attività sociali
2.1 - Le iscrizioni alle attività sociali si raccolgono preferibilmente presso la Sede Sociale, anche per mezzo di delegati. Il pagamento della quota o dell'acconto deve essere effettuato contestualmente all'iscrizione o, se effettuato in un secondo momento, al più presto. La prenotazione a mezzo e-mail resta valida se accompagnata, al più presto, dal versamento della quota o del suo acconto presso la Sede Sezionale. La prenotazione telefonica è accettata a discrezione dei capigita e, se accettata, resta valida se accompagnata, al più presto, dal versamento della quota o del suo acconto presso la Sede Sezionale.
2.2 – La raccolta delle iscrizioni avviene fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti previsto.
3 - Dati personali
3.1 - La Sezione ha la facoltà di utilizzare i dati personali dei partecipanti, acquisiti all’atto dell’iscrizione alle gite, nel rispetto delle leggi vigenti. Ai sensi delle vigenti leggi e dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 (di seguito, “Regolamento” o “GDPR”) i Dati Personali dell'avente diritto sono trattati dalla sezione C.A.I. di Cologno Monzese (viale Emilia 40, Cologno Monzese) in qualità di titolare del trattamento (di seguito “Titolare”). Il Responsabile per la protezione dei dati personali (di seguito, “DPO”) è raggiungibile al seguente recapito: info@caicolognomonzese.it.
3.2. - Il Titolare tratterà i dati personali raccolti nell’ambito dell'iscrizione al C.A.I. (per i Soci) o in occasione delle adesioni e iscrizioni alle attività sociali (anche per i non soci) ai fini della iscrizione e per lo svolgimento dell'attività sociale e/o dei corsi prescelta dall'avente diritto. Tra i dati predetti rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, anche nome, cognome, numero di telefono fisso e/o mobile, l’indirizzo e-mail e in generale i dati di contatto del referente nei rapporti intrattenuti in esecuzione dell'attività sociale o dei corsi.
3.3. - I dati personali saranno trattati per le seguenti finalità:
a) corretta iscrizione e svolgimento delle attività sociali e dei corsi;
b) attivazione della copertura assicurativa;
c) assolvere eventuali obblighi di legge.
La basi giuridiche del trattamento per la finalità a) b) e c) sono rispettivamente gli artt. 6.1.b) e 6.1.c) del Regolamento.
3.4. - Il conferimento dei dati personali per le finalità a) b) e c) sopra indicate è facoltativo, ma in difetto non sarà possibile dare esecuzione alla iscrizione alle attività sociali e/o ai corsi.
3.5. - I dati personali potranno essere condivisi con:
- persone fisiche autorizzate dalla Titolare al trattamento di dati personali ex art. 29 GDPR in ragione dell’espletamento delle loro mansioni lavorative (es. dipendenti e amministratori di sistema ecc.);
- fornitori di servizi (es. imprese di trasporto, strutture ricettive, alberghi, rifugi, assicurazioni private) i quali agiscono tipicamente in qualità di responsabili del trattamento ex art. 28 del Regolamento;
- soggetti, enti o autorità a cui sia obbligatorio comunicare i dati personali in forza di disposizioni di legge o di ordini delle autorità;
- al Club Alpino Italiano il quale agisce tipicamente in qualità di responsabile del trattamento ex art. 28 del Regolamento.
3.6 - I dati personali non saranno oggetto di diffusione. Saranno conservati solo per il tempo necessario ai fini per cui sono raccolti, rispettando il principio di minimizzazione di cui all’articolo 5, comma 1, lettera c) del GDPR. È fatta salva in ogni caso l’ulteriore conservazione prevista dalla normativa applicabile tra cui quella prevista dall’art. 2946 cod. civ.
3.7 - In relazione alle indicate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti manuali, informatici e telematici con logiche strettamente correlate alle finalità stesse e, comunque, con modalità tali da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi, oltre al rispetto degli specificiobblighi sanciti dalla legge.
3.8 - Chi ha fornito i propri dati personali ha il diritto di accedere in qualunque momento agli stessi, ai sensi degli artt. 15 - 22 GDPR. In particolare, potrà chiedere la rettifica, la cancellazione, la limitazione del trattamento dei dati stessi nei casi previsti dall'art. 18 del GDPR, la revoca del consenso, di ottenere la portabilità dei dati nei casi previsti dall'art. 20 del GDPR, nonché proporre reclamo all'autorità di controllo competente ex articolo 77 del GDPR (Garante per la Protezione dei Dati Personali). Le richieste vanno rivolte per iscritto al Titolare ovvero al DPO ai recapiti sopraindicati.
3.9 - Per effetto dell’iscrizione alle attività, ai corsi ed alle gite i partecipanti acconsentono di fatto alla eventuale pubblicazione delle immagini riprese durante lo svolgimento delle escursioni per opera della Sezione sul proprio sito web e/o sui propri spazi dei social network.
4 - Obblighi
4.1 - Ai partecipanti sono richiesti: puntualità all’orario di partenza, osservanza alle direttive dei capigita, comportamento corretto, prudenza e disponibilità alla collaborazione verso tutti i componenti del gruppo.
4.2 - Non è consentito ad alcuno l’abbandono della comitiva o la deviazione per altri percorsi.
4.3 - I capigita hanno facoltà di escludere, anche all’atto dell’iscrizione, i partecipanti che per cause diverse, tra cui a titolo esemplificativo ma non esaustivo, l’equipaggiamento insufficiente, le precarie condizioni fisiche, la non idonea preparazione, ed il comportamento inadeguato, non diano sufficienti garanzie per il corretto e sicuro svolgimento dell’escursione.
4.4 - Durante lo svolgimento delle escursioni, in caso di particolari necessità, i capigita possono nominare degli aiutanti o sostituti, scelti fra i partecipanti di maggiore esperienza e previo consenso di questi ultimi.
5 - Equipaggiamento
5.1 - I partecipanti devono attenersi scrupolosamente alle disposizioni circa l’equipaggiamento di cui disporre durante lo svolgimento delle gite. Essi sono comunque tenuti a verificare, durante la presentazione della gita, oppure contattando direttamente i capigita, quali siano le particolari necessità del caso poiché sono possibili variazioni delle condizioni ambientali o di programma.
5.2 – L’equipaggiamento tecnico prescritto deve essere conforme alle norme vigenti.
6 - Assicurazioni
6.1 - I Soci del C.A.I., in regola con il versamento della quota associativa, beneficiano di tutte le coperture assicurative attivate con l’iscrizione al sodalizio. I non Soci, con il versamento della quota aggiuntiva di iscrizione alla gita, godono della copertura assicurativa per infortuni (Combinazione A) e, a richiesta, per il soccorso alpino. Le condizioni previste dalle suddette polizze assicurative sono disponibili su questo sito o in visione presso la Sede Sociale.
7 - Programma
7.1 - Le gite saranno effettuate conformemente ai programmi divulgati dalla Sezione, salvo eventuali variazioni comunicate durante la presentazione in Sede Sociale. Durante lo svolgimento delle escursioni i capigita hanno comunque la facoltà di apportare modifiche all’itinerario programmato qualora sorgano situazioni di particolari necessità.
7.2 - I capigita hanno la facoltà di annullare la gita in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti prefissato, oppure qualora si presentassero situazioni tali da pregiudicarne il buon esito e la sicurezza dell’escursione.
7.3 - I capigita potranno essere sostituiti in caso di impedimenti alla partecipazione. In tal caso i partecipanti verranno adeguatamente informati dai sostituti designati.
8 - Regolamento
8.1 - Per effetto dell’iscrizione alle gite, i partecipanti, gli adulti che hanno in affido i minori o chi affida i minori ai capigita nel caso delle escursioni di Alpinismo Giovanile, accettano incondizionatamente il presente Regolamento in tutte le sue parti.
8.2 - Nel caso di gite a carattere intersezionale, vale il Regolamento della Sezione organizzatrice e pertanto gli iscritti sono tenuti ad informarsi presso la suddetta Sezione.
Scala delle difficoltà escursionistiche
L'escursionismo, il trekking e l'hiking (tra loro, sebbene con lievi differenze, similari) sono attività sportive e di svago che si effettuano in ambiente naturale, su sentieri, mulattiere, carrarecce, facili risalti di roccia, vie ferrate. A seconda della tipologia di ambiente e di itinerari lungo i quali ci si muove, in Italia si usano le seguenti categorie di difficoltà:
T (Turistico): itinerario su stradine o mulattiere ben tracciate;
E (Escursionistico): itinerario su sentieri o tracce di sentiero ben visibili, normalmente con segnalazioni. Può avere tratti ripidi; i tratti esposti sono di norma o protetti, o attrezzati. Può prevedere facili passaggi in roccia, non esposti e che comunque non richiedono conoscenze alpinistiche specifiche;
EE (Escursionisti Esperti): itinerario generalmente segnalato, ma che richiede capacità di muoversi su terreni particolari, quali tratti su terreno impervio o infido, tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (es. tratti attrezzati), tratti non segnalati, ecc.;
EEA (Escursionisti Esperti Attrezzati): percorso attrezzato che richiede l'utilizzo dell'attrezzatura per la via ferrata (imbragatura, kit da ferrata per sicura, casco);
EAI (Escursionisti in Ambiente Innevato): itinerario in ambiente innevato che richiede l'uso di racchette da neve, ma comunque su terreno senza grandi pendenze, con percorsi evidenti, e senza tratti esposti.
Appare però evidente a tutti che una scampagnata lungo un sentiero E (Escursionistico) possa trasformarsi in un’uscita impegnativa in caso di neve o che possa essere “un inferno” per una persona senza allenamento; ancora, è evidente che - a pari pendenza - un sentiero che richieda cinque ora di marcia per arrivare alla meta necessiti di maggiore resistenza al cammino rispetto ad un sentiero che ne richieda solo due; così come, infine, non dovrebbero essere condotti su sentieri attrezzati o esposti coloro che soffrono di vertigini.
L’esperienza insegna, allora, che la difficoltà di un itinerario deve essere sempre giudicata con un’attenta pianificazione. Ciò, allo stesso modo, sia prima dell’escursione che quando si è sul campo, considerato che i dati a disposizione per qualsiasi stima della difficoltà spesso coincidono con quelli conosciuti, o conoscibili, prima di avviare l’escursione stessa (es. valutare sul campo una variante di sentiero che aggiunge due ore di marcia avendo al seguito partecipanti poco allenati).
Sicurezza in montagna
Andare in montagna senza conoscerla e senza essere preparati vuol dire esporsi a gravi pericoli e procedere a occhi bendati rinunciando alla possibilità di scoprire gioie e segreti affascinanti.
Le statistiche parlano chiaro. La maggior parte degli incidenti di montagna avvengono su percorsi non difficili e sono causati dall'imprudenza e dall'impreparazione. Quindi non cercare inconsciamente un'avventura temeraria, ma ricordati queste regole fondamentali.
1. Preparati fisicamente per poter sostenere gli sforzi che l'alpinismo comporta.
2. Preparati mentalmente con quella carica di energia interiore che ti consente di fare fronte a qualsiasi evenienza.
3. Preparati tecnicamente aggiornando le tue conoscenze sull'equipaggiamento e il suo impiego in modo di poter procedere agevolmente su qualsiasi tipo di terreno.
4. Conosci la montagna e i suoi pericoli, (scariche di pietre, valanghe, crepacci, maltempo), in modo da poterli evitare. Informati sulle previsioni meteorologiche. Conosci i limiti delle tue forze e conserva sempre un adeguato margine di energie.
5. Scegli le imprese adatte alle tue possibilità e studia preventivamente il percorso.
6. Scegli bene i tuoi compagni per poter fare pieno affidamento anche nelle emergenze.
7. Non lasciarti trascinare dall'ambizione e da un malinteso spirito di emulazione in imprese superiori alle tue possibilità.
8. Stai costantemente all'erta soprattutto là dove le difficoltà diminuiscono e quando la stanchezza annebbia i tuoi riflessi.
9. Sappi rinunciare. Non c'è da vergognarsi. Le montagne ci attendono sempre.
Soprattutto ricorda una cosa importantissima: rispetta sempre l'ambiente che ti circonda. Difendilo, proteggilo, conservalo in tutte le sue componenti. Amalo serenamente con convinzione, con i fatti e non solo a parole. Con il tuo esempio concreto.
Consigli per Escursionisti e Alpinisti
Il piacere dell'escursione e dell'arrampicata lungo gli itinerari alpini e il rilassamento fisico e psichico ad esse connaturato sono indubbiamente l'obiettivo auspicabile d'ogni escursionista. Per poter raggiungere questa meta è naturalmente indispensabile una preparazione specifica.
Preparazione fisico-atletica. Molto spesso l'escursionista sottovaluta la preparazione fisica. Proprio nell'affrontare salite-discese lunghe e difficoltose, un'adeguata preparazione fisica diventa una garanzia sicura per la riuscita dell'escursione. Circa tre mesi prima di apprestarsi ad affrontare l'itinerario pianificato, ci si dovrebbe quindi iniziare ad allenare: tale periodo lo si potrebbe definire anche come fase preparatoria.
Consigli per l'allenamento. Essere attivi fisicamente tre volte la settimana per venti minuti, praticando ad es. jogging, corsa nei boschi e bicicletta. Persone fisicamente fuori forma devono iniziare la preparazione aumentando il passo durante la prima fase, per passare solo successivamente alla corsa vera e propria. Alle persone sovrappeso si consiglia l'uso della bicicletta. Dopo ogni fase di allenamento è auspicabile una breve estensione dei muscoli interessati. Esercizi di rafforzamento muscolare debbono essere inclusi nel programma di allenamento.
Pianificazione. Per stabilire gli itinerari si dovrebbero pertanto osservare i seguenti consigli:
- lunghezza del sentiero;
- quanto tempo impiego a percorrerlo;
- quali sono i punti nei quali potrebbero verificarsi delle difficoltà;
- che tipo di equipaggiamento ho bisogno.
Partenza. E' consigliabile mettersi in cammino per tempo, sia nel caso si intenda effettuare un'escursione in montagna, sia che si voglia cimentarsi in un percorso alpino più impegnativo. Ogni alpinista deve disporre di un certo lasso di tempo, d'altra parte una partenza troppo affrettata (specie all'inizio dell'estate) ci può fare imbattere in nevai non ancora sciolti, che costituiscono un pericolo per l'escursionista.
Alimentazione. L'alimentazione non può certamente migliorare il rendimento (il grado di allenamento), tuttavia è determinante per sfruttarlo in modo ottimale. Quanto più scarsa è la riserva di energia (allenamento scadente), tanto più frequente e mirata è la necessità di ricostruirla durante e dopo l'escursione. La scalata richiede uno sforzo particolarmente intensivo dell'intero organismo umano. Perciò benessere e rendimento fisico dell'alpinista dipendono strettamente da un'alimentazione adeguata, ma soprattutto dall'evitare errori dell'alimentazione. In montagna si mangia e si beve non solo per sfamarsi e dissetarsi, ma anche per mantenere la propria efficienza fisica!
Brevi consigli sull'equipaggiamento
Scarpe e scarponi da montagna - Non usare subito in escursione scarponi da montagna appena acquistati, ma utilizzali per brevi camminate così da abituare il piede alla nuova calzatura. A seconda dell'uso che ne verrà fatto, gli scarponi devono soddisfare le seguenti esigenze:
- avere una buona aderenza al suolo (suola profilata antiscivolo o suola in gomma speciale per arrampicata libera);
- proteggere il piede e la caviglia da eventuali lesioni;
- essere preferibilmente leggere;
- lasciare respirare il piede ed essere contemporaneamente impermeabili;
- avere delle protezioni in corrispondenza delle articolazioni;
- essere ben allacciabili intorno alla caviglia (specie in discesa!) e mai troppo strette (libertà di movimento delle dita).
Zaino - Lo zaino non solo può ridurre o togliere la gioia di andare in montagna, ma può addirittura provocare danni alla salute. II peso deve essere distribuito sulla schiena per tutta la lunghezza dello zaino. Zaini più grandi (con capacità a partire da 45 litri) dovrebbero essere inoltre muniti di una cinghia imbottita attorno ai fianchi per distribuire il peso su di essi.
Regolamento della scuola di sci
Salvo diverso avviso, le iscrizioni al corso di sci si ricevono a partire dal mese di ottobre e proseguono fino ad esaurimento posti.
Le iscrizioni sono da effettuarsi presso la sede del C.A.I. Sezione di Cologno Monzese e saranno accettate dietro presentazione di:
- domanda di iscrizione debitamente firmata;
- versamento di almeno il 50% della quota di iscrizione. II saldo deve essere effettuato entro il mese di dicembre.
A ciclo di lezioni iniziato, in caso di rinuncia, si ha diritto al rimborso della quota dello skipass e del pasto.
L'iscrizione al corso è nominativa, non è quindi ammessa la sostituzione dell'iscritto con altra persona né per il viaggio né per le lezioni. L'iscrizione al corso non è cedibile.
L'inserimento degli allievi ai vari livelli del corso è di competenza dei maestri della scuola sci.
Durante lo svolgimento delle lezioni, gli allievi devono rimanere in stretto contatto con il proprio istruttore avvertendolo e concordando con lui ogni allontanamento per giustificato motivo.
La Sezione di Cologno Monzese, nel caso si vengano a creare problemi anche di natura logistica, si riserva il diritto di sostituire sia le date che le località delle lezioni pratiche e di avvisare per tempo gli allievi di tali variazioni.
I minori possono essere accompagnati da un genitore e/o da una persona adulta responsabile, delegata dai genitori del minore.
Ogni allievo, all'atto dell'iscrizione, dichiara di accettare e rispettare il presente regolamento in tutti i suoi punti.
Le 12 regole per sciare in sicurezza (Fonte: Associazione Maestri Sci Italiani AMSI)
1. Rispetto per gli altri
Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno.
2. Padronanza della velocità
Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità, nonché alle condizioni generali e del tempo.
3. Scelta della direzione
Lo sciatore a monte il quale, per la posizione dominante, ha la possibilità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle.
4. Traiettorie
Bisogna prestare attenzione alle traiettoriedegli sciatori, in considerazione del tipo di sci utilizzato: snowboard, telemark, carving.
5. Sorpasso
Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte che a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato.
6. Spazio minimo per il sorpasso a bordo pista
È buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista, ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso.
7. Attraversamento e incrocio
Lo sciatore che si immette su una pista, o attraversa un terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta.
8. Sosta
Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste e specie nei passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta, lo sciatore deve sgombrare la pista il più presto possibile.
9. Salita e discesa a piedi
Lo sciatore che risale la pista deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a evitare ciò in caso di cattiva visibilità. Lo stesso comportamento deve tenere lo sciatore che discende a piedi la pista.
10. Rispetto della segnaletica
Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica delle piste.
11. In caso di incidente
Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente.
12. Identificazione
Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità.
A scuola in Montagna (Attività ed itinerari didattici rivolti ai ragazzi delle scuole elementari di Cologno Monzese)
In collaborazione con il Comune di Cologno Monzese, Settore Ecologia, il Servizio Informazione ed Educazione Ambientale propone per l'attuale anno l'iniziativa "A scuola in montagna": attività e percorsi di animazione ed educazione ambientale, rivolta alle ragazze e ai ragazzi delle scuole elementari del Comune di Cologno Monzese. L'iniziativa ha lo scopo di offrire la possibilità di vivere un'esperienza di rapporto con la montagna. La proposta di animazione ed educazione ambientale è co-progettata e condotta dagli operatori volontari del C.A.I. di Cologno Monzese, e dagli esperti del servizio informazione ed educazione ambientale, in collaborazione didattica ed educativa con le insegnanti delle scuole partecipanti.
Il progetto si pone i seguenti obiettivi:
- Proporre agli studenti la visita e la conoscenza di itinerari montani di particolare interesse ambientale e paesaggistico.
- Proporre un graduale accostamento alla montagna attraverso percorsi di difficoltà crescente e differenti attività di animazione.
- Impiegare la metodologia della animazione socio-ambientale che ci permette di approfondire creativamente le attività didattiche e di educazione ambientale, sviluppando momenti di espressività e di comunicazione di gruppo a contatto con la Natura.
- Promuovere l'ambiente in quanto contenitore di conoscenze, depositario di segni, tracce e orme del passato, e testimone dei linguaggi culturali del presente e delle trasformazioni dell'ambiente.
- Promuovere l'ambiente in quanto dimensione del fantastico e laboratorio dell'immaginario, riconoscendo che il territorio naturale quando viene osservato e compreso offre innumerevoli suggestioni attuabili e reinventabili sia dai ragazzi e dalle ragazze sia dagli adulti.
L'intervento trova una sua conclusione nel "momento finale", aperto alla città, con il quale le "comunicazioni", le attività e le realizzazioni delle classi verranno raccolte e organizzate per documentare e mostrare l'esperienza al territorio.